Acantholabrus palloni (Risso, 1810)
Ha corpo allungato ricoperto
da scaglie piuttosto grandi
(39-45 sulla linea laterale). La
testa è lunga e ricoperta da scaglie, più piccole di quelle del corpo,
che si estendono sulle guance, sugli opercoli e nello spazio interorbitale.
Anche la base della dorsale e la metà anteriore della caudale sono coperte da
piccole scaglie.
L'occhio è grande quanto lo spazio
interorbitale. Le narici sono più vicine al margine
anteriore dell'orbita.
L'opercolo ha il margine anteriore liscio
e quello posteriore dentellato. Il
preopercolo ha margine finemente seghettato.
La bocca è dotata di
labbra grosse carnose e mascelle circa eguali con due file di denti
grossi, caniniformi posteriormente.
L'unica pinna dorsale ha la parte spinosa
(19-21 raggi) più lunga della
parte molle (7-10 raggi), la quale è lobata. L'anale
ha 4-6 raggi spinosi e 5-8 molli, i quali sono più alti; il lobo posteriore è
arrotondato come la parte molle della dorsale. La caudale (15-23 raggi) è corta,
spatolata e con lobi arrotondati.
Le pettorali (12-14 raggi) sono spatolate, non molto allungate e inserite
prima delle ventrali. Quest'ultime sono brevi ed hanno 1 raggio spinoso e
5 molli.
La colorazione è rosa giallastra o violacea, più scura sul dorso e più chiara sui fianchi. Presente
su peduncolo caudale una macchia nerastra seguita da un'altra più scura. Un'altra
nerastra è presente tra i raggi molli e quelli spinosi della dorsale. Le pinne dorsali e anale sono giallo bruno, le
altre pinne sono incolori o giallastre.
L'iride è dorata con sfumature scure.
Pesce solitario e stanziale che frequenta fondali fino a 200 m; si aggrega ad altri individui al momento della
riproduzione. Si alimenta di molluschi, crostacei e pesci. Si pesca in modo occasionale con reti
da posta o lenze e nasse di profondità. Le sue carni vengono apprezzate nella zuppa di pesce. Le dimensioni raggiungono i 30 cm.
Per le coste italiane è citato in Liguria, Campania, Sicilia ed in Adriatico, ma è raro
ovunque.
Foto
Collezione Swedish Museum
of NaturalHistory
(J)
Foto di
Walter Preitano (J)
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