Spicara smaris (Linnaeus, 1758)
Corpo
fusiforme, allungato, poco compresso lateralmente e ricoperto da
scaglie piccole, (sulla linea laterale
80-94). La testa ha
muso puntuto.
Le narici sono piccole e ravvicinate a metà del muso.
L'occhio, circolare, è piuttosto grande.
La bocca è tagliata obliquamente
e ha mascelle molto protrattili.
I denti sono molto piccoli e nella parte anteriore delle
mascelle se ne notano alcuni piccoli e caniniformi.
Con una buona frequenza si trovano denti sul vomere.
La pinna dorsale, unica, è lunga e le sue proporzioni
differiscono tra giovani e adulti,
tra maschi e femmine. L'anale, molto
più corta è inserita in corrispondenza alla parte molle della dorsale e subisce
le stesse variazioni. La caudale è nettamente forcuta. Le pettorali sono lunghe e
appuntite, le ventrali sono più corte e
non raggiungono l'apertura
anale.
Foto di
Walter Preitano
La colorazione varia con l'età, il sesso e la stagione.
Grigio bruna sul dorso più chiara
sui fianchi e argentata sul ventre. Presente più o meno
visibile una macchia nerastra quadrangolare sui fianchi e nella livrea nuziale
delle linee azzurre lungo il corpo, più brillanti nei maschi. Nelle
femmine sono presenti delle fasce verticali scure che discendono dal dorso sui fianchi.
La pinna dorsale è grigiastra maculata di azzurro, la caudale, dello stesso
colore nelle femmine, è bordata di giallo, nei maschi è tutta giallastra con
macchie azzurre. L'anale, più chiara, nei maschi porta al centro una serie di
circa 8 macchie azzurre. Pettorali e ventrali giallastre. Nei maschi i due primi
spazi interradiali della dorsale sono nerastri.
E' specie gregaria che vive in mare aperto a profondità variabili tra i 15 e
oltre i 100 metri. L'inversione sessuale si manifesta in
esemplari di lunghezza superiore ai 150 mm, al di sotto di
90 mm si trovano esclusivamente femmine. La
riproduzione avviene nei mesi primaverili da febbraio a maggio. Le uova
emesse aderiscono al fondo in mucchietti. Si nutre di crostacei e anellidi.
Vengono catturati in grandi quantitativi con le reti a strascico e in alcune
regioni sono oggetto di pesche speciali con altre reti e con nasse.
Le femmine arrivano al massimo a 150 mm. e i maschi a 200
mm.
Specie essenzialmente mediterranea.
Nomi dialettali
GENOVA |
Menua de
fangu, partigia |
IMPERIA
|
Zeri |
LIVORNO |
Spigolo,
zerro
|
TRIESTE |
Marida, menela
|
ROMA |
Zero |
NAPOLI |
Retunno, mammarella
|
CATANZARO |
smidiri, ciaulu spicara
|
ANCONA |
Mindula
turchina |
CHIOGGIA |
Sgarisse |
VENEZIA |
Garisse,
maridola, pontarioi |
CAGLIARI |
Bocci sordau,
ciaula, mascu de ciuccara |
CROTONE |
Spezzarizza |
CORSICA |
Zerrulu,
capichiattu, zerru, zerru pinzalatu |
Brindisi |
pupiddhu,
spicalaru, fimminedda, masculare. |
TARANTO |
Zammarella,
pupidde, masculare |
OLBIA |
Zerru,
zarrittu, spigarellu. |
VASTO |
Marateche |
REGGIO CALABRIA |
Spigara,
ciavola |
CATANIA |
Asineddu,
puntaloru, smituru, spicara |
MESSINA |
spicara,
mammaluccu, smidara, caccè |
PALERMO |
Asineddu,
ritunneddu, macchettu, maccaruneddu |
TRAPANI |
Spicareddu,
ritonno, maccheddu, maccaruneddu |
PESCARA |
Spireule |
|