Pagrus pagrus
(Linnaeus, 1758)
Il genere Pagrus differisce dai dentici per la
dentatura.
Somiglianze sia col
dentice sia
con l'orata.
Il corpo è ovale, compresso
lateralmente, con testa robusta a
profilo bruscamente discendente.
E'
coperto, compresi gote e opercoli, da scaglie grandi e forti, che lungo la linea
laterale sono 55-60.
La bocca è piccola e terminale. Nella
mascella superiore vi sono anteriormente diverse file di piccoli denti cardiformi, contornati esternamente da canini più robusti,
di cui i quattro
anteriori sono più forti e sviluppati; nei lati e posteriormente si osservano
invece due file di molari, di cui i centrali più grossi.
La pinna dorsale ha la prima parte con 12 raggi spinosi, di cui
i primi due sono sviluppati (il secondo è poco più basso del terzo), e la
seconda parte con 9-12 raggi molli. L'anale ha 3 raggi spinosi e 8-9 raggi
molli; è ben sviluppata ed è opposta alla parte molle della dorsale, ma termina
leggermente indietro. Le pettorali (15 raggi) è falciforme e distesa
all'indietro supera di poco l'apertura anale. Le ventrali (1 raggio spinoso
sviluppato e 5 molli) sono ampie, ma meno lunghe delle pettorali. La pinna
caudale (23-27 raggi) è grande, forte e forcuta, con lobi appuntiti.
Foto di Walter Preitano
Pagrus pagrus (J) - Foto Alberto Biondi
La colorazione è rosso violaceo sul dorso, giallo oro ventralmente e
lateralmente. Nei giovani dominano di più le tinte argentee.
Le punte della
caudale sono bianche e l'orlo centrale dell'incavatura nero.
Nelle forme giovanili è caratteristica un macchia nera alla fine della pinna
dorsale. Con l'età l'orlatura scura dell'opercolo diventa meno evidente.
Gli esemplari da 7 a 10 cm di
lunghezza hanno una fascia azzurra tra gli occhi
che talvolta si mantiene anche in
esemplari un po' più grandi.
Vive
nelle zone litorali in prossimità del fondo, soprattutto dove si accumulano
detriti di alghe e di posidonie tra i fondali arenosi e quelli rocciosi.
Nell'inverno si allontana dalla costa e si stabilisce sul ciglio della scarpata
continentale mentre in estate si avvicina, durante il periodo della
riproduzione, ed è rinvenibile sulle secche a coralline in profondità non
inferiori ai 10 metri circa o in
prossimità di relitti.
Le uova sono pelagiche.
Si nutre di molluschi e
crostacei, a volte di alghe. Si pesca con lo strascico e con i palangresi da fondo.
La carne, bianca
e soda, è ottima.
Raggiunge anche i
75 cm e peso superiore ai 10 kg
Comune nel Mediterraneo centrale e occidentale.
E una specie non molto comune sulle coste italiane, però
è abbastanza frequente in Sicilia.
Pagrus pagrus (J) - Foto Alberto Biondi
Pagrus pagrus (J) - Foto Alberto Biondi
Nomi diualettali
IMPERIA |
Pagao |
GENOVA |
Dentún, Prau,
Pagao búffo |
S. MARGHER. LIG. |
Bezugo |
LA SPEZIA |
Pagau |
VIAREGGIO |
Praio |
CIVITAVECCHIA
|
Pagaro
Fagaru |
ROMA |
Parago, Bufolotto |
TERRACINA |
Praia |
NAPOLI |
Praio rentice,
Mafrone |
SALERNO |
Prì dentice |
OTRANTO |
Frau |
BARI |
Sarage |
MOLFETTA |
Fraghe, Fraute |
TARANTO |
Fraie |
PESCARA |
Dintale bastardo
|
ORTONA |
Sargo |
CHIOGGIA |
Alboro
Pagnesco, Taboro |
VENEZIA |
Albaro pagro
Sparo d'Istria |
TRIESTE |
Fagari, Pagari
Cantarella |
CAGLIARI |
Su Paguru, Parígu
|
OLBIA |
Prai |
CARLOFORTE
|
Pagao |
MESSINA |
Pauru |
CATANIA |
Pauru, Prainu,
Scannacavaddu |
TRAPANI |
Praio |
PALERMO |
Paulu, Pavolo |
|