Diplodus sargus
Ha
corpo ovale ed alto, più arcuato dorsalmente e compresso
lateralmente. E' coperto da scaglie forti e grandi, che lungo la linea laterale
sono 60-65. La testa è leggermente curva, con
occhio circolare.
La bocca è relativamente piccola, con labbra a volte carnose. Sulle mascelle si
trovano, superiormente e inferiormente,
8
incisivi
quadrangolari, più o meno verticali, taglienti e appiattiti davanti e
posteriormente.
Agli incisivi fanno seguito, superiormente, 3-4 (5)
file di denti molariformi; inferiormente le file di molariformi sono 2-3.
La pinna dorsale è unica, con una prima parte dotata di 11-12
raggi spinosi (i primi due sono i più corti) e con una seconda parte dotata di
12-15 raggi molli di altezza leggermente decrescente fino al peduncolo caudale.
L'anale (3 raggi spinoso, di cui il primo è molto più corto, e 13-14 molli) è
opposta e simile alla parte molle della dorsale, ma si inserisce leggermente più
indietro e termina più vicina al peduncolo caudale. Le pettorali (15-17 raggi)
sono ampie, falciformi e allungate, tanto da superare l'apertura anale. Le
ventrali (1 raggio spinoso robusto e 5 molli) sono ampie, ma meno lunghe delle
pettorali. La pinna caudale è grande e
molto forcuta e con lobi appuntiti
(il superiore un po' più lungo).
Foto di
Walter Preitano
La colorazione
è argentea con sfumature gialline e 7-9 fasce verticali
bruno-nerastre.
Presente una macchia
nera sul peduncolo caudale,
che non arriva mai alla parte inferiore.
L'opercolo è bordato di nero. Una macchia nera si trova all'ascella delle
pettorali. La parte anteriore della testa è più scura.
Gli esemplari molto grossi sono più scuri dei
giovani, che hanno le macchie poco evidenti.
E'
specie costiera che vive,
da qualche decimetro a 50 m, su fondi scogliosi, nelle secche
e tra i frangiflutti; di notte si intana anche a basse
profondità. Può
entrare nelle lagune salmastre. E' gregario
da giovane, ma da adulto diviene solitario. La riproduzione avviene tra aprile e giugno e le uova sono
galleggianti. Si nutre di Molluschi, Crostacei ed Echinodermi.
Si pesca con tramagli, sciabiche,
palamiti di profondità; abbocca anche alle lenze. Vive in profondità
variabili da pochi decimetri
ad oltre 50 m.
Ha carni bianche, sode e buone; se ne consiglia una
cottura ai ferri e successivamente un condimento con il "sammurigghiu"
(pochissima acqua calda, olio, limone, sale e origano, emulsionati velocemente).
Da adulto supera
anche i 2 kg di peso
e la taglia di 40 cm.
Comune in tutte le coste italiane.
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Nomi dialettali
IMPERIA |
Saragu |
GENOVA |
Sagaì |
ROMA |
Sarago |
SALERNO |
Sarghi |
NAPOLI |
Sario, Saracuotti,
Saraco verace |
CROTONE |
Saricu monica |
TARANTO |
Varanguidde (A),chiurgitieddi
(J.) |
GALLIPOLI |
Scantru |
BRINDISI |
Sarcu, Capegnaru,Surgitieddi |
BARI |
Sarge |
MOLFETTA |
Sarge tunne |
MANFREDONIA
|
Saraci |
PESCARA |
Carlini Sbarre |
ANCONA |
Sparetto,Cappuccìno |
CHIOGGIA |
Sparo, Girola |
VENEZIA |
Sparo |
TRIESTE |
Spareto |
CAGLIARI |
Sarígu |
OLBIA |
Isparessa |
CATANIA |
Saricu tunnu |
MESSINA |
Saracu, Saricu |
|