Zebrus zebrus (Risso, 1827)
Ha corpo corto e
alto, compresso lateralmente; i profili dorsali e ventrali della
seconda metà del corpo sono quasi rettilinei. E' ricoperto
da scaglie grandi
ctenoidi,
che non si estendono sulla nuca e sulla gola; sulla linea
laterale le squame sono 29-38.
La testa è piccola e appiattita, con muso
arrotondato, preopercolo gonfio e occhio ovale,
che sporge poco dal profilo della testa.
La narice anteriore è tentacolata.
La bocca è
piccola e obliqua, con labbra
grosse e carnose; sulle mascelle si notano serie di dentini ricurvi
all'indietro.
La prima pinna dorsale ha 6 raggi spinosi, di cui i primi quattro
sono quasi della stessa altezza. La seconda dorsale è un po' più bassa della
prima ed inizia a brevissima distanza di essa; ha 1 raggio spinoso e 11 molli di
altezza uniforme.
L'anale (1 raggio spinoso e 7-10 molli) è pressoché opposta alla
seconda dorsale, ne segue l'andamento ma è più corta e più bassa. La
caudale è spatolata e ben sviluppata.
Le pettorali (16-18 raggi, di cui quelli superiori sono più
lunghi della membrana interradiale) arrivano all'altezza
della fine della prima dorsale. Le ventrali formano un
disco completo e non raggiungono l'apertura anale.
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Colore di fondo bruno-olivastro.
Lungo i lati del corpo presenta 6-9 fasce larghe scure, che
si biforcano a metà altezza per poi raggiungere la zona ventrale.
Una fascia biancastra parte da dietro le orbite e scende fino alla inserzione
della pettorale.
Sulle guance
vi sono
altre chiazze biancastre.
Le pinne dorsali sono attraversate da 3 fasce brunastre; la
prima è marginata superiormente di rosso. L'anale
è bruna col margine inferiore
celeste scuro e la caudale ha delle
strisce scure verticali. Le pettorali sono molto marginate di chiaro nella parte
bassa.
Vive,
a bassissima profondità in acque
salmastre e pozze di marea, sotto pietre o fra le alghe. Si può ritrovare nelle
praterie di Cimodocee e di Zostere
o lungo i canali vicini alle imboccature dei porti. Nelle acque di Messina si
riproduce a giugno-luglio e le uova sono affidate alle cure parentali al
maschio. Si nutre di crostacei e anellidi. Si cattura occasionalmente con retini a mano.
Lunghezza massima non
oltre i 55
(65) mm.
Specie mediterranea, segnalata lungo le coste italiane, più frequente nel lago
di Faro (ME)e nell'Adriatico.
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Foto in
www.lavalledelmetauro.org
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