Maurolicus muelleri (Gmelin, 1789)
Ha corpo
fusiforme e compresso
lateralmente; è coperto da
scaglie grandi, sottili e
molto caduche, tanto da sembrare a
pelle nuda.
La testa ha occhio grande e circolare. I fotofori sono evidenti e numerosi.
Caratteristico è
l'organo allungato luminoso che si trova
all'inizio dell'anale.
Nel capo vi è un fotoforo preorbitario dietro le aperture nasali, uno suborbitario, tre nell'opercolo, uno su
ogni lato della sinfisi mandibolare e sei alla base dei raggi di ogni
membrana branchiostega.
In tutto i fotofori sono 69 ed
emanano un odore di ozono.
La bocca è obliqua,
ampia e con una serie di denti
piccoli e sottili. La mandibola è prominente e
le narici sono ravvicinate.
La pinna dorsale (10-11 raggi) inizia a metà corpo,
leggermente avanti alle ventrali, ed è piccola e
di forma quasi triangolare. Distaccata dalla dorsale e a non molta
distanza, si trova una pinna adiposa bassa e abbastanza lunga, tanto da
raggiungere il peduncolo caudale. L'anale (24-27
raggi) inizia
all'altezza del termine della dorsale e termina in
prossimità del peduncolo caudale; ha la parte anteriore con i raggi
abbastanza alti e la seconda parte parecchio più bassa. Le le pettorali
(17-20 raggi) sono
relativamente grandi,
inserite in basso e più lunghe delle
ventrali. La caudale (34-35 raggi) è grande, forcuta e
con lobi poco appuntiti. Le ventrali (7-8 raggi) sono piccole,
inserite a metà lunghezza del corpo e ripiegate all'indietro raggiungono
la pinna anale.
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Il colore è
bruno scuro sul dorso.
Una
linea bianca
corre a zig-zag lungo il dorso e si attenua e sparisce
verso la coda.
Il colore sui fianchi diviene argenteo. I fotofori
sono rosso vinoso e
luminescenza verdastra.
E' una specie
gregaria e
abisso-pelagica, vivente nella zona compresa tra 0 e
500 metri (spesso si trovano in superficie di notte).
Nello stretto di Messina, viene catturata durante tutto l'anno.
Spesso spiaggiano in
grandi quantità.
La maturità sessuale è raggiunta a uno stadio di
circa 50 mm. L'alimentazione è formata
da crostacei planctonici.
Si cattura con retini a mano sotto la luce o
reti speciali da traino
pelagico. Ogni tanto si ritrova nelle sciabiche
per la pesca dei bianchetti. Supera i 75 mm.
Sulle coste italiane
presente nello Stretto di Messina e nel Mar Ligure. Abbondante
anche nell'Adriatico centrale.
Foto di Thomas Wenneck in
fish-view.imr.no
Nomi dialettali |
FINALE LIGURE |
Acciuga
Maria-Luisa |
SAN REMO |
Pesciu
cougoemaru |
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