Piove a dirotto
sulla “terraferma”.
Sotto la superficie del mare la pioggia non si sente e tutto è tranquillo nel
regno di Cola. Ma una sensazione di disagio e di angoscia
pervade il nostro eroe.
Qualcosa di terribile sta per accadere nel mondo “sopraleacque”
dove ha vissuto prima di scegliere per rifugio eterno il mare.
Tutto ad un tratto l’acqua cristallina degli abissi in cui vive si colora di
grigio. Un grigio sempre più intenso, via via sempre più tendente al nero.
Nulla è più nitido. L’acqua è diventata una densa colata di fango.
La terra si è mischiata all’acqua e l’ha corrotta. La terra dei viventi e
l’acqua pura delle creature dello stretto si sono fuse e la loro amalgama ha
portato la morte. Né le branchie dei pesci sanno respirare nel fango né i
polmoni delle creature terrestri. Il fango ha corrotto tutto. Le terre emerse e
le acque sommerse.
Cola non sa
spiegarsi questa tragedia e decide dopo centinaia di anni di tornare a galla a
vedere, a capire.
Lo spettacolo che gli si presenta sullo stretto è straziante. Le montagne si
sono riversate nel mare, i torrenti scendono impetuosi e trascinano l’intero
mondo degli uomini. Trascinano sogni, speranze, consolidate certezze.
Colate di fango continuano ad immergersi melmose nelle acque limpide dello
stretto e Cola nuota, nuota per cercare di salvare qualcuno, di sorreggere chi
non riesce a sfuggire alla morsa del fango.
Ma è difficile nuotare in quella melma vischiosa che tutto sporca.
Ed allora Cola
fugge.
Non può rimanere ad osservare quello scempio. Fugge perché non comprende. Fugge
per poter comprendere.
Torna in fondo al mare.
A fatica nella discesa negli abissi il fango incrostato si scioglie.
Sul cuore di Cola rimane una chiazza di fango indelebile.
E’ il fango del rimpianto per non aver compreso in tempo.
E’ il fango del rimorso per non aver potuto fare di più per evitare quello
scempio.
Le colate di
fango sono una delle più subdole forme di dissesto idrogeologico. Sono causate
dal contatto di ingenti masse d’acqua con terreni friabili a base detritica o
sabbioso-limosa.
Le cause delle colate di fango sono le più diverse.
Possono essere causate indirettamente dai terremoti come nel caso del Salvator
dove un’intera collina imbibita dalle forti piogge, a seguito di un evento
sismico ha travolto un centro abitato.
Possono, più
frequentemente essere generate dalle precipitazioni copiose che, investendo
versanti acclivi privi di vegetazione erodono con rapidità le coltri
superficiali detritiche generando un effetto slavina che trascina, per azione di
gravità tutto ciò che incontrano secondo linee di maggiore pendenza che
ridisegnano i versanti.
Allora i corsi d’acqua non
esistono più.
E’ la colata che risagoma i pendii.
La colata travolge così ogni ostacolo, devia, si gonfia, si accumula ed esplode.
Sommergendo tutto.
Alla fine di tutto c’è il silenzio.
Troppo si è fatto prima: incendi, costruzioni, parole, opere omissioni.
Dopo la pioggia
che genera il fango non resta che la pioggia per ridare luce al mondo con un
arcobaleno di speranza.