Da "La gazzetta di Messina e delle Calabrie" - A cura di  Paolo Ullo

Le mareggiate di Galati Marina del 1904 e 1906

Lunedì 7 marzo 1904

Pel Villaggio di Galati

Lo stato di assoluto abbandono in cui giace Galati da parte del mare è qualcosa che impensierisce fortemente ed addolora ed avvilisce un intero paese che da un momento all’altro pericola di rimanere inghiottito dalla furia delle onde.

Dalle colonne del nostro giornale più volte abbiamo gettato il grido di allarme per richiamare tutta l’attenzione delle autorità, ma purtroppo il nostro richiamo e le proteste dei naturali di Galati, con un indifferentismo che assolutamente non qualifichiamo, non venne tenuto in alcun conto dalle predette autorità.
Decisamente non si ha coscienza di ciò che si dovrebbe fare e si ride financo delle sventure altrui come se la vita e gli averi di quei naturali fossero un nonnulla e debbano essere trascurati e trasandati.
Oramai la posizione di quella disgraziata popolazione è gravissima e merita tutto l’interessamento non solo delle nostre autorità ma perfino il più valido ed autorevole intervento del Governo Centrale.
Oltre un centinaio di persone danneggiate si son rivolte a noi esponendo le loro iatture e le loro disgrazie.

A quelle tristi descrizioni, a quegli sfoghi di animi oppressi ed avviliti non si resiste ed occorre si agisca e si operi.
Al Prefetto, ove si sono recate pure hanno esposto le loro angustie e i loro timori per l’avvenire ed è tempo che si provveda.
Noi, che nell’opera del Governo abbiamo la massima fiducia, siamo sicuri che mercè il vivo e valido interessamento di S. E. il marchese di Santonofrio, che già ha dato prova di efficace benevolenza pei disastri che hanno devastato quel bellissimo villaggio, il memorandum che sarà rassegnato al ministero sarà pigliato in considerazione non solo, ma che appoggiato da rapporti unanimi e benevoli delle nostre autorità, si provvederà seriamente per garantire con la vita la proprietà di quei naturali.

Ritorneremo sull’argomento.

 

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