Da "La
gazzetta di Messina e delle Calabrie" - A cura di Paolo Ullo
Le
mareggiate di Galati Marina del 1904 e 1906
Mercoledì
7 marzo 1906
La mareggiata a Galati
Riceviamo e pubblichiamo
“Egregio Sig. Direttore del Giornale la Gazzetta di Messina.
Mi permetto di pregare V. S. per la pubblicazione del presente mio esposto
rendendo di ragione pubblica un fatto che causò un movimento di agitazione
in questo disgraziato Villaggio, e che fu causa di un malcontento generale.
Il giorno 4 corrente venne qui una Commissione di persone che si disse
essere il Comitato di Beneficenza, il quale si adoperò per una serata al
Teatro Villa Mazzini per raccogliere in pro dei danneggiati di Galati.
Difatti la somma raccolta fu di Lire 700 circa. Di ciò si deve dare lode a
questi Signori mossi dal santo amore della Carità per il soccorso della
sventura.
Però, a parer mio, credo molto più logico, giusto ed equanime che di tale
somma ne avessero goduto il beneficio tutti indistintamente, senza
particolarità ed eccezione, che in simili casi, sia di diritti acquisiti o
di pubblica beneficenza, sempre sono odiose.
E’ notorio che da elenchi ed informazioni ufficiali, quelli che hanno
perduto case, estrazione facendo dei bisognosi in genere, sono stati 34
bisognosi tutti, meno la eccezione di qualcuno.
Ma disgraziatamente non fu così; i prescelti dalla fortuna da questi Signori
sono stati 9 ai quali, fu divisa tale somma e sono:
Micari Antonino Lire 100, Micari Pasquale Lire 80, Micari Giovanni Lire 80,
Frassica Giacomo Lire 70, Oliveti Fortunata Lire 90, Spavara Santi Lire 50,
Ingegneri Tommaso Lire 50, Ingegneri Salvatore Lire 50, Micari Rosa Lire 60.
E gli altri 25 che non erano meno bisognosi degli altri?
E’ che non subirono il disastro?
Al detto Comitato che andò da questo Delegato Municipale fu detto che la
disparità di un trattamento diverso sarebbe stato da non farsi e propose,
pur riconoscendo che erano bene indicati quelli che erano scelti ma di non
trascurare gli altri facendo un’altra categoria di minor valore e fare
entrare tutti perché tutti ne avevano il bisogno.
Ma i conti ne erano fatti, le informazioni ne erano state prese, tutto era
stato prestabilito, quindi fu inutile lo insistere e non restò altro mezzo
al detto Delegato di ritirarsi e lasciare quei Signori, che si recarono
poscia dai RR. Carabinieri e fecero in quel modo che sopra si disse.
E’ modo questo di agire? E’ giusto ed equo?
Al pubblico i commenti, che nel mentre si loda da una parte l’opera della
Carità, di un’altra parte, quando non è bene applicata, riesce dannosa ed è
causa di malumore e fonte di odiosità per la parziale e privilegiata, mentre
la precedente distribuzione fatta dal Cav. Bernardo Fray in Lire 1.000 ebbe
il plauso e la benedizione di tutti per l’equità ed il modo come fu
eseguita, mentre questi signori se ne ritornarono beffati ed umiliati per
gli apostrofi poco corretti al loro indirizzo.
Quindi il Comitato di Beneficenza Pro Galati, che con tanto amore ha
lavorato, facendo rinascere la speranza a tanti poveri derelitti, tenga
presente questo fatto.