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Pesci
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Sistema muscolare
Assiale |
La muscolatura nei pesci è
utilizzata, grazie alla loro forza di contrazione, oltreché per
nuotare anche per favorire la digestione, la nutrizione, la circolazione
e la secrezione. Per assolvere a tutti questi compiti occupa dal 30 al
50% della massa corporea. Esistono due principali tipi di tessuto muscolare:
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muscolatura liscia
involontaria, regolata dal sistema nervoso autonomo
Costituisce i tessuti del sistema digerente, dei dotti delle
ghiandole collegate alla gola e alla vescica natatoria (vasi
sanguigni, organi genitali, altro). Si contrae lentamente, ma
resiste alla fatica e rimane contratto più a lungo
-
muscolatura striata
volontaria, regolata dal sistema nervoso centrale
Sono deputati al nuoto e a muovere gli occhi, le mascelle, le pinne
e l'opercolo. Si contrae per breve tempo, ma è molto potente.
E' collegata alla struttura scheletrica. E' presente, anche, in
alcuni tratti del tubo digerente e in prossimità delle branchie,
dove sono necessarie brevi e potenti contrazioni.
La maggior parte dei
muscoli è costituita dalla muscolatura assiale,
che si sviluppa dal capo alla coda, lungo i lati del pesce, e che è
formata da segmenti muscolari paralleli chiamati
miomeri (cellule muscolari con
miofibrille contrattili).
Le fibre muscolari dei miomeri si estendono
all'inizio e alla fine in un tessuto connettivo (fatto da fibre
collagene che agiscono sulle direzioni delle forze del muscolo e che,
unendosi fra loro, danno origine a tendini e aponeurosi), chiamato miosetto
(miocommo) e che forma una specie di trama di sostegno, che nei selacei
è più abbondante.
I miomeri anteriori sono quelli più grandi e la loro forza contrattiva
viene trasmessa ai miomeri, sempre più piccoli, che vanno verso la coda.
L'azione della contrazione dei miomeri si scarica, alla fine, sui
tendini e sulla pinna caudale.
Nei pesci ossei il numero di miomeri è quasi sempre uguale al numero delle vertebre. Negli
squali, invece si può verificare che per ogni vertebra ci siano due
miomeri.
La muscolatura assiale (più consistente nella parte dorsale) è separata
orizzontalmente da altro tessuto connettivo (miosetto
orizzontale - assente nelle lamprede), in modo da dare origine ad una
muscolatura epiassiale (distribuita nella parte
superiore dei fianchi e con origine dalla volta del neurocranio e dalla
parte dorsale del cinto pettorale) e ad una muscolatura
ipoassiale (distribuita nella parte inferiore dei fianchi e
con origine dalla parte ventrale del cinto pettorale; l'inserzione di
questa muscolatura si realizza sui processi spinosi, sulle coste e sulla
base della pinna caudale).
La muscolatura epiassiale viene distinta in somatica
(si origina dal cranio e dal cinto pettorale; in particolare la
epiassiale si origina dalla volta del neurocranio e dalla parte dorsale
del cinto pettorale) e in pre-otica; ques'ultima
si riferisce solo alla muscolatura esterna dell'occhio.
La muscolatura ipoassiale subisce delle
modificazioni nella regione delle branchie di tutti i pesci
e si differenzia in muscolatura
ipobrachiale
ed epibrachiale
Un altro setto connettivale tra i corpi vertebrali e la pelle (miosetto
mediano verticale) separa i miomeri dal lato sinistro da
quello destro.
Grazie ad una contrazione alternata delle parti muscolari di ogni lato
del corpo, la muscolatura assiale genera un movimento ondulatorio che,
con l'ausilio della coda, spinge in avanti il pesce. Nei pesci
pelagici, specie gli scombridi, una parte della muscolatura assiale,
dovendo garantire un nuoto prolungato e intenso, è molto vascolarizzata
(rete mirabilis)
e per questo assume una colorazione rossa.
Il resto della muscolatura assiale ha una
colorazione bianca ed è idoneo ad un nuoto fatti di scatti
veloci, ma di breve durata, specie per i pesci sedentari o di scarsa
motilità.
I muscoli rossi e quelli bianchi si differenziano per la struttura delle
fibre, che prendono il nome, rispettivamente, di
fibre slow e di fibre fast.
Le fibre slow contengono grassi
(riserva energetica a cui attingere) e mioglobina (responsabile della
colorazione scura) ed hanno un metabolismo aerobico, motivo per cui sono
molto vascolarizzati.
Le fibre fast sono prive di
mioglobina ed hanno una scarsa quantità di grassi. Sono idonee a
contrazioni rapide e potenti, ma, avendo un metabolismo anaerobico,
vanno incontro a debito di ossigeno e non permettono un nuoto
prolungato. I muscoli bianchi dopo un affaticamento improvviso, per
tornare ad essere riusati, hanno bisogno di una fase di riposo e di
ossigenazione per eliminare i metaboliti accumulati.
I muscoli, quasi sempre,
hanno un'origine formata da una inserzione
prossimale, collegata all'asse del corpo o al neurocranio
tramite tendini brevi e piatti, e da una fine formata da una
inserzione distale lontana dall'asse del corpo. I
tendini si trovano generalmente nelle estremità, nelle pinne mediane e
nel peduncolo caudale dei pesci pelagici e nella testa dei pesci con
muso lungo. Nella muscolatura assiale si trovano spesso delle lische
molto sottili, che non sono legate allo scheletro.
In base alla posizione che hanno nel corpo i muscoli vengono
definiti come Superiori, Inferiori,
Superficiali, Profondi.
In base alla funzione che svolgono prendono i seguenti nomi:
Adduttore (avvicina al corpo),
Abduttore
(allontana dal corpo),
Costrittore
(riduce una apertura o una
cavità),
Depressore
(abbassa le estremità),
Dilatatore
(allarga un'apertura o una cavità), Elevatore
(alza le estremità),
Estensore
(estende una
estremità),
Flessore
(piega una estremità),
Protrattore
(porta in avanti),
Retrattore
(porta indietro).
Le pinne hanno una propria muscolatura,
che è dotata di un sistema addizionale che governa l'apertura dei raggi.
Nelle pinne pettorali l'adduttore superficiale,
l'adduttore profondo e il
blocco degli abduttori
sono i muscoli
principali, a cui si affiancano sul primo raggio i
muscoli estensori e flessori.
Quest'ultimi, insieme ai
muscoli erettori,
nelle pinne mediane si legano ai raggi fino ai pterigiofores.
Nelle pinne dorsali e anali la distensione è dovuta all'azione dei
muscoli inclinatori,
mentre nelle pinne
pettorali è dovuta ai muscoli erettori.
Un sistema di muscoli più complesso regola l'orientamento e la forma
delle pinne caudali.
I pesci ossei sono dotati di muscoli
epiassiali e ipoassiali
interradiali
(tra i raggi) e carinali
(decorrono
dal torace fino alla coda lungo le linee mediane del corpo;
sono muscoli deputati al movimento delle pinne impari).
Il
muscolo longitudinale ipocordale
è funzionale all'irrigidimento e stabilizzazione
epiassiale della pinna caudale nei movimenti bruschi. I muscoli
sottocutanei, nei pesci d'allevamento, diventano sede di accumulo di
grassi.
Le fibre dei muscoli assiali, quando si intrecciano fra loro, formano
anche dei
fasci muscolari.
In particolare,
per
ogni lato del corpo vi sono dei fasci sussidiari: uno è in prossimità
del margine dorsale del corpo e l'altro nella parte ventrale. Altri due
fasci longitudinali, più consistenti e intrecciati in modo opposto ai
sussidiari limitrofi, si sviluppano lungo il miosetto orizzontale. Ogni
fascio, rispetto al proprio omologo controlaterale, ha le fibre
intrecciate in modo opposto.
A causa di
muscoli obliqui
lungo la cavità del corpo, i fasci ipoassiali sono meno lunghi di quelli
epiassiali.
Al sistema muscolare vanno
associati gli organi elettrici di alcune specie. Infatti,
questi organi sono delle trasformazioni di fibre muscolari.
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