Classe Actinopterygii |
PESCE
UNICORNO |
Ord. TETRAODONTIFORMES |
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Fam. Monacanthidae |
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Gen. Stephanolepis |
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Stephanolepis diaspros
Fraser-Brunner, 1940
Ha corpo alto, assai
compresso lateralmente e con profilo ventrale decisamente arrotondato.
La pelle è ricoperta da scaglie
ctenoidi piccole, ciascuna con un filamento,
che conferisce un
aspetto vellutato o ruvido (da cui deriva anche il nome di
pesce lima).
Delle setole disposte in serie si trovano sui fianchi, a
partire da poco prima della prima dorsale fino al peduncolo caudale.
L'occhio è piccolo, tondo globoso e vicino al
profilo dorsale. Il muso è leggermente concavo. Le aperture branchiali brevi e
poste poco prima della pinna pettorale.
La colorazione è
grigio–brunastra o giallastra, con riflessi verdastri; presenta sul corpo una
serie di macchie e linee orizzontali più scure e una rete di linee sinuose più
chiare che possono formare dei rombi allungati. Le pinne
sono chiare; due fasce trasversali più scure si trovano sulla caudale.
La specie è tipica del Mar Rosso.
Le prove dell’introduzione
di S. diaspros nel mare d'Italia sono sostanzialmente poche, ma sufficienti
a confermarne la sua presenza.
La prima segnalazione relativa al suo avvicinarsi
al Mediterraneo risale al 1966 ed è legata alla sua individuazione, nel Canale di Suez; risale invece al 1967 la cattura di un esemplare nel
Golfo di Taranto, prima testimonianza del suo avvicinarsi alle acque italiane.
Da quel giorno, il pesce è riportato come abbastanza comune lungo le coste
tunisine e nel Mar di Levante, dall’Egitto fino a Rodi.
Comunemente
riscontrabile nelle acque dell’egeo intorno all’isola di Syros
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Francesco Turano |
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