Da "La
gazzetta di Messina e delle Calabrie" - A cura di Paolo Ullo
Le
mareggiate di Galati Marina del 1904 e 1906
Giovedì
8 febbraio
1906
La mareggiata a Galati
Altri gravi danni
a Galati
Stanotte
il temporale e la mareggiata hanno continuato ad imperversare sul villaggio
Galati. Un’altra parte del muraglione grandissimo di sostegno ed argine
della strada provinciale è crollato dal terzo pennello venendo da
Giampilieri; la piccola fenditura di ieri si è allargata per oltre tre
metri. Massi enormi superanti le tre tonnellate dalla forza impetuosa e
terribile dei marosi sono trascinati a grande distanza.
L’aspetto della lunga e deliziosa riviera di Galati presenta lo stesso
spettacolo delle rovine dei paesi Calabri più enormemente danneggiati dai
terremoti.
I pompieri e i soldati del Genio hanno lavorato tutta la notte per
completare provvisori attendamenti per la gente rimasta senza tetto. Una
parte della popolazione si è ricoverata nella chiesa parrocchiale.
La popolazione unanime impreca contro la imprevigenza dell’Autorità
provinciale per le spese balordamente erogate per centinaia di migliaia di
Lire per la costruzione dei sei pennelli oggi ridotti allo stato di macerie,
mentre sarebbero occorse opere serie di difesa con arginatura, scogliera e
forte barriera in quel lungo tratto d’insenatura dove il mare convolvola per
evitare la continuità di tanti ed immani disastri.
L’infiltramento dell’acqua nel sottosuolo per una lunghezza di oltre
sessanta metri è aumentato d’intensità raggiungendo in profondità per circa
otto metri.
La casa del Notar La Spada ove era rimasta solo in piedi una terrazza,
questa, a causa dell’azione dello infiltramento dell’acqua, si è
completamente abbattuta sul lato Nord addirittura sollevata dalle
fondamenta.
La casa di certo D’Arrigo Filippo nel vicolo II° Marina e sita in località
tutta chiusa, causa la precipitosa valanga di acqua rovesciatasi sul tetto,
in baleno è restata allagata talmente che tavole, seggiole ed altre
suppellettili vi galleggiavano addirittura.
Il nostro Municipio ha spedito pane e viveri che si è distribuito alla
povera gente.
Si sta ultimando un grande baraccamento di tavole con covertura ad incerate
e tendoni allo scopo di darvi asilo ai disgraziati rimasti senza tetto.