Astropecten platyacanthus (Philippi, 1837)
(Isola
della Maddalena, Sardegna, profondità 2 m, foto notturna)
Ha le
placche marginali dorsali abbastanza strette e alte ricoperte
lateralmente da squame e piccoli aculei.
Nella loro sommità hanno un solo forte aculeo, di norma appuntito ma
di forma irregolare, un po’ appiattito lateralmente, il più delle
volte di colore giallognolo o arancio e più di rado biancastro.
Talvolta, specialmente nei soggetti più giovani, solo le placche
marginali dorsali comprese fra le braccia portano un aculeo mentre
le altre ne sono prive.
Placche
marginali dorsali con faccia verticale munita di squame e piccoli
aculei
(Isola della Maddalena, Sardegna, profondità 2 m, foto notturna)
L’aculeo è
(più o meno) scostato dal bordo interno e lascia sulla sommità della
placca, alla base interna degli aculei, una piccola zona nuda di
colore bianco o bluastro.
Il numero
massimo di placche marginali dorsali osservate per questa specie è
48, anche se di norma è compreso tra 29 e 43
a seconda della taglia della stella.
Le placche marginali ventrali hanno degli aculei lunghi, piatti,
pettinati con apice abbastanza appuntito.
Placche marginali dorsali con aculeo scostato
dal bordo interno, che lascia
sulla sommità della placca una piccola zona
nuda di colore bianco o bluastro
(Isola della Maddalena, Sardegna, profondità 2 m, foto notturna)
(Isola
della Maddalena, Sardegna, profondità 1 m, foto notturna)
(Koufonissi,
Grecia, profondità 4 m, foto notturna)
E’ una
stella con caratteristiche molto variabili e
può avere
braccia larghe o strette.
Il lato aborale presenta una colorazione molto variabile e può
essere bruno più o meno scuro, verde oliva, rosa-bruno,
grigio-bluastro.
Si trova in tutti i tipi di fondali mobili da 1 a 60 m circa di
profondità, anche se si incontra con maggiore
frequenza nei fondali misti di sabbia grossa e fango. Raggiunge
normalmente un diametro di 10-15 cm ma eccezionalmente può misurarne
fino a 17.
E’ l’Astropecten mediterranea più difficile da identificare sia per
la variabilità della specie, sia per la somiglianza con alcune delle
altre specie.
Si
distingue da
Astropecten bispinosus
principalmente per avere le
placche
marginali dorsali coperte lateralmente di squame e piccoli aculei
(invece che nude), per portare
un aculeo
più piccolo di forma irregolare e un po’ appiattito lateralmente
(invece che lungo e conico), comunque scostato dal bordo interno
della placca e per avere mediamente
meno
placche marginali dorsali per ogni braccio.
Secondariamente è d’aiuto, nella distinzione delle due specie, il
fatto che, a contrario di
Astropecten bispinosus,
di norma
non ha i
due aculei delle placche marginali dorsali compresi fra le braccia
molto più lunghi degli altri,
anche se talvolta, in certe zone del Mediterraneo,
ciò si verifica.
Inoltre mediamente
Astropecten platyacanthus ha un disco centrale più grande
rispetto a
Astropecten bispinosus.
Di seguito sono vengono illustrati meglio alcune
differenze tra le specie
-
Astropecten
platyacanthus si distingue da Astropecten bispinosus
per avere un aculeo scostato dal bordo interno della placca e
lascia sulla sommità della placca, sulla base interna degli
aculei, una piccola zona nuda in genere di colore chiaro o
bluastro.
-
Astropecten
platyacanthus ha un aculeo delle placche marginali dorsali
più piccolo, talvolta poco appuntito e un po' appiattito
lateralmente mentre in Astropecten bispinosus è molto
regolare, appuntito e conico.
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Astropecten
platyacanthus si distingue per avere le placche marginali
dorsali ricoperte lateralmente di squame e piccoli aculei mentre
in Astropecten bispinosus queste placche sono
lateralmente nude.
-
Gli
aculei delle placche marginali ventrali nelle due specie sono
molto simili. In Astropecten bispinosus gli aculei di
queste placche sono un po' meno appuntiti, ma le differenze non
sono molto evidenti.
Astropecten platyacanthus
si
può
distinguere da
Astropecten spinulosus
dalla
dimensione, quando il soggetto raggiunge o supera i 10 cm di
diametro
(in quanto
Astropecten spinulosus
non raggiunge i 10 cm di diametro),
altrimenti differisce principalmente
per avere
delle placche marginali dorsali
molto differenti:
più
sviluppate e alte, definite, con colori di norma diversi dal resto
del lato aborale e che portano aculei mediamente molto più grandi e
forti.
Secondariamente anche l’aspetto generale della stella ed il colore
di norma sono diversi, essendo
Astropecten spinulosus
piuttosto esile e caratterizzata sempre da colori molto scuri.
Gli
esemplari giovani di
Astropecten platyacanthus
talvolta si possono confondere con
Astropecten jonstoni
quanto ad aspetto generale e colore, ma
si
distinguono sempre facilmente se si osservano le placche marginali e
i loro aculei.
Alcune varianti cromatiche di
Astropecten platyacanthus
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