Astropecten spinulosus Philippi, 1837
(Rab, Croazia, profondità 4 m)
Ha le
placche marginali dorsali piccole, non molto alte
(l’altezza della faccia laterale verticale della placca è poco più
grande della larghezza della faccia superiore della placca),
ricoperte totalmente da granuli allungati e nella sommità hanno da 1
a 3 piccoli aculei
anche se,
di norma, solo 1 di essi si può considerare un vero e proprio
aculeo.
Le placche marginali ventrali hanno degli aculei abbastanza lunghi e
appuntiti di colore blu, violaceo o, meno di frequente, bruno o
biancastro.
Placche marginali dorsali poco più alte che
larghe di Astropecten spinulosus
(Isola della Maddalena, Sardegna, profondità 5 m, foto notturna)
Placche
marginali dorsali poco più alte che larghe di Astropecten spinulosus
(Isola della Maddalena, Sardegna, profondità 7 m, foto notturna)
(Isola
della Maddalena, Sardegna, profondità 5 m, foto notturna)
E’ una
stella che ha un
aspetto
piuttosto esile, talvolta con l’estremità delle braccia arrotondate.
Il lato aborale ha sempre tonalità scure di colore bruno o
bruno-rossastro, più di rado olivastro.
Le placche
marginali dorsali sono poco pronunciate
e di colore uniforme al resto del lato aborale.
Predilige fondali sabbiosi in prossimità di praterie di Posidonia o
di Zostera oppure altri fondali mobili in aree molto ricche di alghe
da 1 a 50 m circa di profondità. Ha dimensioni abbastanza ridotte,
comunemente 6-8 cm e raggiunge al massimo poco meno di 10 cm di
diametro.
E’ una stella che si può distinguere dalle placche marginali dorsali
non molto alte, dal colore degli aculei delle placche marginali
ventrali, dal colore del lato aborale e dalla dimensione.
Anche questa specie può talvolta essere confusa con Astropecten
platyacanthus.
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