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Orientarsi in un mare di stelle…

Le stelle marine del genere Astropecten vivono su fondali mobili (sabbiosi, fangosi o ghiaiosi) e durante il giorno rimangono per lo più infossate nel sedimento.
Durante il tardo pomeriggio e nelle ore notturne escono per cacciare principalmente molluschi bivalvi che sono tra le loro prede preferite.

Nel Mediterraneo sono presenti sei specie appartenenti al genere Astropecten:

  • Astropecten aranciacus (Linnaeus, 1758)

  • Astropecten jonstoni (Delle Chiaje, 1825)

  • Astropecten irregularis (Pennant, 1777)

  • Astropecten bispinosus (Otto, 1823)

  • Astropecten spinulosus (Philippi, 1837)

  • Astropecten platyacanthus (Philippi, 1837)

Queste stelle sono simili tra loro e può essere difficile determinarne con certezza la specie solamente da una fotografia.
Per avere una determinazione certa, in taluni casi, occorrerebbe analizzare l’animale in laboratorio o avvalersi di analisi genetiche. Spesso però ciò non è possibile e si può determinare la specie, con un ragionevole margine d’errore, osservando l’aspetto dell’animale, in particolare basandosi su alcuni caratteri tipici descritti dai maggiori autori che negli anni hanno analizzato in laboratorio un gran numero di esemplari.

Di seguito sono descritti i principali elementi riscontrati in centinaia di esemplari incontrati e fotografati in Mediterraneo (Trieste, Sardegna, Corsica, Isole Ionie e Cicladi della Gracia) e i caratteri distintivi individuati da autori quali Tortonese Enrico, Koehler Réné, Emil Edler Von Marenzellerin in base ai quali si può fare un’identificazione.
In realtà per specie come
Astropecten aranciacus, Astropecten jonstoni e Astropecten irregularis si tratta di un compito facile, mentre per specie più complesse come Astropecten bispinosus, Astropecten spinulosus e specialmente Astropecten platyacanthus è necessaria un’analisi più approfondita.

I principali elementi da cui si possono determinare le varie specie da fotografia sono: l’aspetto delle placche marginali dorsali, ventrali e dei relativi aculei, la dimensione, la forma del disco e delle braccia.
Per poter riconoscere un esemplare fotografato in mare è quindi importante fare una foto del soggetto completo, una foto del dettaglio delle placche marginali e misurare nella maniera più precisa possibile il diametro della stella. Il tutto si può fare senza toccare, girare o disturbare in nessuna maniera l’animale.

Principali elementi di una stella Astropecten

Descrizione della sezione di un braccio di una stella Astropecten

 

  1. papule: sono delle appendici molli e retrattili con funzioni respiratorie, singole o disposte a gruppi, che si trovano nelle cavità del lato aborale della stella (ovvero il lato superiore che è quello normalmente visibile)

  2. passille: piastre tipiche di alcuni Asteroidei costituite da una colonnetta cilindrica alla cui estremità si trovano numerosi piccolissimi aculei

  3. aculei delle placche marginali dorsali

  4. placche marginali dorsali

  5. squame e piccoli aculei che ricoprono la faccia laterale verticale delle placche marginali dorsali

  6. placche ambulacrali in cui si trovano dei fori da cui fuoriescono i pedicelli ambulacrali

  7. placche adambulacrali

  8. placche marginali ventrali

  9. aculei delle placche marginali ventrali

  10. pedicellarie: particolari pedicelli con terminazione prensile atti ad afferrare organismi e detrito

  11. spine adambulacrali esterne

  12. spine adambulacrali medie

  13. spine adambulacrali interne

  14. pedicelli ambulacrali

Astropecten aranciacus Astropecten jonstoni Astropecten irregularis Astropecten bispinosus Astropecten spinulosus Astropecten platyacanthus

Roberto Pillon

Bibliografia:

  • Tortonese Enrico (1965). Fauna d'Italia. Echinodermata.

  • Koehler Réné (1921). Faune de France. Echinodermes
    www.faunedefrance.org

  • Emil Edler Von Marenzeller (1875)., Revision adriatischer Seesterne -
    www.biologiezentrum.at

 


   

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