I Pesci dei Mari d'Italia
 

Classe: Actinopterygii

PESCE
SPADA

Ord. CARANGIFORMES

Fam. Xiphiidae

Gen. Xiphias


 

Xiphias gladius    Linnaeus, 1758

E' caratterizzato dallo sviluppo della mascella superiore, la quale si allunga in rostro a forma di lama, con i bordi taglienti e terminante in una punta acuminata. Anche la mascella inferiore si allunga in un rostro, ma è molto più piccola. Negli stadi larvali e giovanili, le mascelle sono munite di denti, ma con la crescita si arresta lo sviluppo della mandibola e quello dei denti (negli aqdulti i denti sono rudimentari o non esistono). La pelle è liscia e priva di scaglie, solo negli stadi giovanili possono trovarsi delle spine cutanee. Il corpo si restringe bruscamente verso la coda, che vista dall'alto (grazie allo sviluppo di due carene sul peduncolo codale) dà un aspetto cilindrico.
La pinna dorsale e quella anale, dopo lo stadio giovanile, si separano in due pinne ben distanziate. La prima dorsale è alta, triangolare e falciforme. La seconda, molto distante dalla prima, è piccola e ridotta come un pinnula. Le due anali sono dello stesso tipo. La caudale con l'età diviene sempre più forcuta, fino ad assumere un aspetto semilunare negli adulti. Le pettorali sono slanciate. Le ventrali sono assenti.

 


Foto di Walter Preitano


Foto di Walter Preitano

La colorazione è uniforme, senza macchie e striature, e varia, secondo l'età e gli individui, dal neroijok al bruno-rosso e dal bleu scuro al bleu violaceo nella parte dorsale. I fianchi hanno riflessi giallastri o bronzei. Il ventre è bianco sporco. Dopo la morte divengono tutti grigio ardesia, più o meno scuro sul dorso e bianco sporco sul ventre.
E' un pesce migratore, solitario, veloce nuotatore; attacca anche i cetacei e si trova anche a grandissime distanze dalla costa. Spesso nuota in superficie e lascia sporgere sul pelo della acqua la punta della sua pinna dorsale e quella dei lobo superiore della codale. Scende anche a profondità di oltre 600 m. La maturità sessuale va dalla seconda metà di giugno a tutto luglio. Le uova sono galleggianti. La larva sguscia dopo due giorni e mezzo e l'accenno di spada comincia a formarsi alla lunghezza di 6 mm circa. Si nutre di pesci, crostacei planctonici e calamari. Viene catturato con la fiocina sulle coste calabro-sicule, con palangresi galleggianti dì altura e reti derivanti. Le carni sono rosate, magre e molto apprezzate. Se ne consiglia la cottura dopo un almeno un giorno di frollatura. Una volta, non erano rare catture superiori ai 4 m e ai 3 quintali.
Comune in tutto il Mediterraneo


Foto di Walter Preitano, Faro - Messina

Foto di Walter Preitano.
 Rituali nella pesca del Pescespada nello Stretto di Messina

Leggi

- 'A pisca d'u piscispada ‘nto strittu di Missìna (una poesia di Walter Preitano)

- Rituali nella pesca del pesce spada

- La Pesce del Pesce spada (Matteo Frassica)
- La pesca del pesce spada (un resoconto di Walter Preitano)

Nomi dialettali

SAVONA

Pei spa

GENOVA

Pescio spa

LIVORNO

Pesce spada

ROMA

Pesce spada

NAPOLI

Pesce spate

REGGIO CAL.

Pisci spata, Pisci spatu

CROTONE

Pisciu spadu

BRINDISI

Pisci spata

ANCONA

Pesce spada

VENEZIA

Spadon, Pesse spada

CAGLIARI

Pisci spada

MESSINA

Pisci spada, Puddicinedda (J.)

CATANIA

Pisci spani, Spadeddu (J.) Spadotto  (J.)


Sommario Perciformi
Carangiformes