Moto ondoso a colonna d’acqua oscillante

In una camera semisommersa e completamente aperta nel fondo e chiusa in alto, le onde generano una variazione ciclica del livello dell’acqua, che fa aumentare o diminuire la pressione dell’aria. L'aria passa attraverso delle feritoie strette aumentando la sua pressione, che sarà in grado di azionare turbogeneratori ad aria, in grado di ricevere la spinta sia nella fase di compressione che in quella di decompressione.

Energia delle correnti marine
 

Sfrutta l’energia cinetica prodotta dalle correnti marine, seguendo una direzione quasi costante e con una caratteristica velocità. Si usano delle turboeliche dedicate.

Energia correnti marine a direzione alternata

Nello Stretto di Messina, le correnti possono raggiungere velocità di 1,5 m/s, con una potenzialità energetica pari a quella prevista dalla grande centrale idroelettrica in costruzione in Cina sul Fiume Azzurro (15.000 MegaWatt).

Energia mareomotrice (o delle maree)
 

Sfrutta l’innalzamento e l’abbassamento ritmico del livello del mare (maree), in zone in cui il dislivello è elevato (anche 20 m)
L’acqua affluisce dal mare ad un vasto bacino, passando attraverso una serie di tunnel nei quali fa girare delle turbine collegate a generatori.  Durante la bassa marea l’acqua del bacino defluisce verso il mare mettendo nuovamente in rotazione la turbina. (Fra Saint-Malo e Dinard, una centrale sfrutta una  marea di 13,5 m di dislivello.

Piccole centrali idroelettriche

Alcune piccole centrali vengono automatizzate nella gestione della produzione di energia elettrica, in modo da ridurre enormemente i costi di esercizio.