A Palermo il 4 aprile 1860 era scoppiata
un'insurrezione popolare organizzata da patrioti mazziniani, che
avrebbe dovuto fornire l'occasione per un'azione armata di ampia
dimensione.
Il suo fallimento (costato la condanna a morte a tredici
patrioti) non spense le attese, anzi, vari focolai insurrezionali si
diffusero nelle campagne dell'isola.
L'8 aprile Garibaldi accettò quindi l'invito
rivoltogli da Francesco Crispi e Nino Bixio di muovere verso l'isola
con un gruppo di volontari.
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